il Comitato Ariacheta aderisce alla RETE della RESISTENZA sui CRINALI

giovedì 30 aprile 2009

Secondo comunicato: attività del Comitato Ariacheta

Secondo comunicato - Oggetto: riassunto delle attività del “Comitato Spontaneo Ariacheta”


a) Presentate le osservazioni in Regione

A distanza di un mese e mezzo dalla nascita del comitato facciamo il punto. Il 26 marzo, appena in tempo con la scadenza, abbiamo depositato in Regione le nostre osservazioni sull’impianto eolico industriale progettato sul crinale sopra le nostre teste (in tutti i sensi). Lo stesso stanno facendo diversi enti e associazioni di protezione del territorio e della natura (Parchi, CAI, Italia Nostra, WWF, Lipu, ecc.), che hanno più tempo per la consegna.

Il giorno 2 aprile, abbiamo avuto un incontro informale con la giunta e i rappresentanti dell’apposita Commissione del comune, che però non ha portato ad alcun sostanziale mutamento di posizioni: il comune non vuole o forse non può recedere dalla convenzione che ha firmato, noi restiamo contrari al progetto che vorremmo bocciato in toto.
Nel frattempo continuiamo a documentarci, scoprendo le mille magagne di questo tipo di impianti eolici, e sempre più ci convinciamo di avere ragione: il progetto presentato è una follia e un attentato non soltanto al territorio ma anche al benessere della popolazione – oltre che un ben magro affare economico.


b) Il comitato cresce, e si è munito di un proprio blog: http://ariacheta.blogspot.com

abbiamo ricevuto molte adesioni e molte attestazioni di solidarietà, da privati e associazioni. Grazie a tutti. Appena possibile pubblicheremo una lista.
Sul blog da oggi potete trovare da leggere e scaricare: lo statuto del Comitato Ariacheta, i volantini e i vari documenti elaborati dal comitato (le osservazioni alla Regione), alcune importanti lettere di sostegno, aggiornamenti vari e link. Potrebbe anche diventare uno spazio di dibattito…


c) 2 giugno: fissata la data della camminata sul crinale “Dove osano le pale”

ecco il comunicato, per il momento diffuso solo a stretto giro associazioni e amici:

Cari amici, stiamo organizzando per il 2 giugno una passeggiata sul crinale di San Godenzo dalla Fiera dei Poggi al Monte Peschiena, lungo i sentieri, tra cui lo 00, che il progetto di impianto eolico prevede di trasformare in cantiere e strada camionabile per impiantarvi le fatidiche 14 torri di 155 metri di cui già vi abbiamo informato.
Prima di passare alla divulgazione promozionale dell'iniziativa, che abbiamo intitolato "Dove osano le pale", desideriamo conoscere la vostra disponibilità a parteciparvi, sia come singoli che come rappresentanti di Enti e Associazioni, per poterne ricavare
una maggior visibilità e magari una più consistente adesione generale.
La passeggiata prevede un ritrovo alle ore 10 e un tre ore di cammino tranquillo e quasi in piano sia all'andata che al ritorno in presenza di guide, pranzo al sacco e iniziative lungo il percorso che andranno da interventi specifici sull'ambiente alla musica alle favole. Vi invitiamo a partecipare e se possibile a formulare un vostro eventuale intervento in relazione alle vostre specificità, così da favorire l'informazione e il piacere dell'adesione in tutti coloro che saranno presenti e che ci auguriamo siano numerosi.

Ringraziandovi per l'attenzione, aspettiamo al più presto una vostra risposta.


d) GAS mini eolico - fotovoltaico – idrico

Ci stiamo documentando per capire quali siano le condizioni concrete, dal punto di vista economico, burocratico e ingegneristico, per realizzare mini impianti eolici fotovoltaici e forse anche idrici per le nostre case, usufruendo delle agevolazioni offerte per questo tipo di investimenti (parrebbe facciano rendere i capitali più del 10% - della serie: perché far magnare gli speculatori coi mega impianti a pale quando con i mini possiamo guadagnarci tutti?). Se la cosa vi interessa - se avete tetti o terreni e non avete i capitali i soldi possono metterli altri, oppure le banche, e viceversa, se volete potete investire anche senza costruire impianti sul vostro - se siete nel territorio di Mugello e Valdisieve stiamo cercando di formare un GAS, una specie di cooperativa, inviate una mail ad Ariacheta specificando GAS nel subject.


e) La stampa ha parlato di noi

Dal Resto del Carlino, al Corriere di Forlì, alla Nazione, diversi giorni ci hanno onorato di articoli e trafiletti, li metteremo online appena possibile. Naturalmente parla di noi anche ww.viadalvento.org, il sito che raccoglie a livello nazionale i comitati e le iniziative in opposizione ai mega impianti eolici industriali.


f) Prossima riunione aperta a tutti del Comitato: Mercoledì 6 maggio alle 21

al Cavallino (da San Godenzo si sale sulla strada statale del Muraglione, è poco prima del bivio per Premilcuore)

per ora è (quasi) tutto!
Saluti dal Comitato ariacheta@ymail.com

martedì 28 aprile 2009

Lettera al FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano

Fondo per l’Ambiente Italiano
ViaFondo per l’Ambiente Italiano
Viale Coni Zugna, 5 - 20144 Milano

Ufficio Studi e Territorio

Oggetto realizzazione impianto eolico da 46 MW M. Peschiena - Fiera dei Poggi nel Comune di San Godenzo in Provincia di Firenze

Gent.ma Arch. Costanza Pratesi,
le scriviamo per informare la vs Fondazione dell’esistenza di un progetto che minaccia di deturpare irrimediabilmente quello che è stato per secoli un luogo del cuore e potrebbe essere ancora tale per molti toscani e romagnoli. Si tratta del crinale che dalla Fiera dei Poggi corre fino al Monte Peschiena. I luoghi, teatro di importanti eventi storici e culturali, quali l’affermazione del potere territoriale di importanti ordini religiosi (vallombrosani e camaldolesi ) e diocesi (Fiesole), o la presenza della cascata dell’Acquacheta (citata da Dante Inferno, Canto XVI, 94 – 105) verrebbero irrimediabilmente deturpati nella loro antica integrità dalla realizzazione di un impianto industriale per la produzione di energia elettrica da fonte eolica.
Il progetto prevede l’installazione di 14 aerogeneratori di altezza complessiva pari a 155 metri, con diametro del rotore di 101,6 metri, massa della navicella posta a 105 metri di 620 quintali, in grado di generare un rumore di 106 dB(A) e con velocità periferica delle pale di circa 340 km/h ed una resa ottimale di 46,2 MW. Per la realizzazione delle infrastrutture necessarie sarà necessario operare radicali mutamenti immedicabili alla morfologia dei luoghi. L’opera si preannuncia come la più imponente mai realizzata in Toscana e forse in tutto il territorio appenninico. A seguito della realizzazione dell’impianto diverrà di fatto impossibile fruire a causa dell’inquinamento acustico e delle modifiche permanenti dei luoghi:
- di un tratto del sentiero 00 che attraversa tutta la catena appenninica e di percorsi storici di epoca etrusca riconosciuti nello stesso Piano Strutturale comunale.
- di un ampia porzione del SIC 39 Muraglione-Acquacheta, dato che 9 aerogeneratori sono situati all’interno di tale area o sul confine della stessa.

Inoltre il progetto attualmente presentato agli enti competenti al rilascio di parere ai sensi dell art.8 c.1 e c.2 della L.r. 79/98 manca:
- di considerazioni significative circa i possibili impatti dello stesso, in fase di cantiere e in fase di esercizio nei comuni di Premilcuore e nel territorio del Parco Nazionale (fisicamente interessati per la realizzazione dell’opera), e con i Siti di Importanza Comunitaria presenti nel vicino versante Emiliano-Romagnolo (potenzialmente interessati dai probabili impatti generati dall’opera).
- di valutazioni specifiche e dettagliate in merito al paesaggio che andrebbe irrimediabilmente depauperato e deturpato.

I luoghi in questione sono tutelati nei vari strumenti di programmazione a livello regionale, provinciale, e comunale con individuazioni dal generale al particolare di emergenze di carattere storico-ambientale-culturale.

Si precisa che il comitato scrivente non è contrario alla realizzazione di impianti volti allo sfruttamento della risorsa eolica ma chiede che tali realizzazioni siano programmate e realizzate (come previsto dal Piano di Indirizzo Energetico Regionale) dopo un attività di programmazione su scala regionale, mirando a salvaguardare le risorse ambientali locali e finalizzate, con una maggior diffusione di impianti di piccole dimensioni, a rendere la produzione di energia più equilibrata sotto il punto di vista degli impatti e delle risorse utilizzate.

Ci appelliamo dunque alla vs Fondazione perché grazie vs interessamento il progetto possa essere modificato in dimensioni, estensione e localizzazione.

A vs disposizione per ulteriori informazioni porgiamo i più cordiali saluti

Comitato spontaneo Ariacheta


San Godenzo, 28 aprile 2009

giovedì 23 aprile 2009

"Carta di Palermo"

Cari amici,
l’impegno in difesa del paesaggio e per rilevare i reali limiti dell’eolico industriale continua. Il CNP, Italia Nostra Roma e EPAW, European Platform Against Windfarms, hanno inviato la Carta di Palermo ai Ministri dell’Ambiente, riuniti a Siracusa in preparazione del G8. Il 5 maggio p.v. saremo poi a Strasburgo per la Conferenza stampa dell’EPAW che riunisce ad oggi 323 organizzazioni di 18 Paesi europei. Sarà per noi presente Peter Glidewell e verrà illustrata la richiesta di moratoria alla Commissione Europea.


CARTA DI PALERMO

A Palermo, nei giorni scorsi, si è tenuto il Convegno Internazionale “Paesaggio sotto attacco. La questione eolica” su invito del Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo e alla presenza dell’ Accademico di Francia e già Presidente della Repubblica francese, Valéry Giscard d’Estaing, del Presidente della European Platform Against Windfarms, EPAW, Jean-Louis Butré, di Vittorio Sgarbi, di Carlo Ripa di Meana, di molti rappresentanti italiani e internazionali della cultura, docenti universitari sulle energie rinnovabili, delegati delle più importanti organizzazioni paesaggistiche europee.

La carta adottata si propone di ottenere dall’Unione Europea una moratoria sull’eolico che possa raggiungere i seguenti obiettivi:


1. Devono essere stabiliti chiari strumenti giuridici dedicati alla difesa del paesaggio e della biodiversità, che escludano l’installazione di impianti eolici all’interno di aree di rilevanza storica, monumentale, paesaggistica, naturalistica che i Paesi dovranno identificare. Si dovrà estendere, inoltre, un vincolo di rispetto nelle aree circostanti che escluda dall’orizzonte visivo qualsiasi installazione eolica.

2. I Paesi devono analizzare attentamente gli impianti eolici industriali evidenziandone costi e benefici diretti e indiretti. I vantaggi fiscali e finanziari concessi dovranno essere pubblicamente discussi e vagliati dalle competenti Autorità.

3. L’industria eolica non deve godere di privilegi ingiustificati; i progetti dell’industria eolica devono essere approvati o respinti, al pari di ogni altra attività industriale, in base al loro reale rendimento.

4. I Paesi devono impegnarsi a rendere i progetti relativi alle nuove installazioni eoliche del tutto trasparenti e in base agli strumenti giuridici nazionali, sottoporli a un dibattito pubblico che coinvolga la popolazione delle aree interessate.

5. Infine si chiede ai Governi delle Nazioni di valutare attentamente le loro responsabilità in merito all’impatto devastante che l’industria eolica ha sull’ambiente, il paesaggio e la biodiversità.
Le generazioni future li giudicheranno.