il Comitato Ariacheta aderisce alla RETE della RESISTENZA sui CRINALI

giovedì 30 luglio 2009

Sull’approvazione dell’impianto industriale eolico del Carpinaccio (Firenzuola)

Riceviamo e pubblichiamo, visto che ci riguarda da molto vicino...

Nonostante la Toscana nelle sue linee guida abbia indicato come aree critiche il passo della Raticosa, Sassi di S.Zanobi e della Mantesca (area 35), la conca di Firenzuola (area 37) o non opportune ( aree 37-38), così come il Muraglione-Acquacheta (area critica 39, non opportuna 43), continuano a passare progetti di impianti che fermeranno i migratori e uccideranno i rapaci, sconvolgeranno paesaggisticamente una zona che farà da apripista ad uno sconvolgimento maggiore, una fascia di crinali che tagliano l'Italia del nord da quella centrale da est a ovest risulterà completamente "impalata".

Sul sito www.comitatomontedeicucchi.it potete richiedere l'allegato di cui si parlava nella delibera di giunta precedente, pubblicato sul BURT (pagg 33-47) con una serie di riunioni fatte a giugno e con una conferenza del 23.6.09 si è passati dalla pronuncia negativa del 18.2.09 ad una positiva, viste le prescrizioni richieste.

Non ho capito come il monitoraggio sull'avifauna presentato dalla ditta a dicembre 2008 e risultato evidentemente insufficiente, visto che a febbraio 2009 il progetto veniva bocciato, divenga invece soddisfaciente qualche mese dopo (p. 40 e 41). Da notare come a p. 41 si parli della possibilità di istituire "un percorso escursionistico del vento" (p.41 osserv.4): sicuramente, per lo meno a Firenzuola, far poco non resterà altro da fare, vista la marea di pale che il Comune si ritroverà (ma pare che le volesse, quindi....). Il Comune potrebbe istituire anche un percorso di birdwatching e far fare il monitoraggio a chi si iscrive....

Faccio parte del Comitato Monte dei Cucchi, il nostro impianto in valutazione pur essendo in Emilia, ha la prima pala che dista circa 500mt dal confine con Firenzuola e qualche chilometro da questo del Carpinaccio. Poco oltre il confine del comune di Barberino di Mugello. Dalla cima del Monte dei Cucchi possiamo vedere e contare bene le 16 pale dell'impianto di Casoni di Romagna, già in funzione (e quando funziona, possiamo tranquillamente vedere le pale girare, anche se dista svariati chilometri in linea d'aria).
La stessa società European Windfarm Italy - già socia a Monte Vitalba (PI) della proponente del nostro, AGSM - ha avuto risposta negativa (ma potrà senz'altro ribaltarsi come in questo caso) a fine giugno anche per un altro impianto in zona, Monte Spicchio e Citerna, due montagne che si trovano presso il valico autostradale c/o Roncobilaccio (comune di Barberino di Mugello), cioè vicinissime al nostro progetto.
Abbiamo notizia di un'altra convenzione che il Comune di Firenzuola avrebbe stipulato, sempre per crinali limitrofi, quelli che dal monte Bastione corrono verso la Futa (quelli paralleli all'A1 fra Pian del Voglio e Roncobilaccio).

Vi allego anche un articolo di ieri de La Nazione, dal quale trapare che alla fine la società ce l'ha fatta, con le sue rimostranze di marzo 2009 (ve le allego in un'altra mail) sui monitoraggi, alla fine l'ha spuntata....
un saluto a tutti am
(Comitato Monte dei Cucchi)

Dibattito a Borgo San Lorenzo sul recupero della montagna

riceviamo e pubblichiamo (con un po' di ritardo) dagli amici di Campanara l'invito a partecipare a un dibattito che ci riguarda da vicino.
Qualcuno dell'ariacheta ci sarà senz'altro, visto che ci hanno invitato a dire la nostra. PIù siamo meglio è, va da sé.


FESTA DI LIBERAZIONE
BORGO SAN LORENZO - FORO BOARIO


Giovedì 30 luglio 2009 ore 21.15 SPAZIO DIBATTITI


confronto pubblico sul tema

RIPOPOLAMENTO DELLA MONTAGNA
E PROGETTO DI AUTORECUPERO
ALTA VAL DI SENIO – CAMPANARA


Intervengono:

l’Associazione “Nascere Liberi” e i tecnici del Progetto
Eugenio Baronti, Assessore Regione Toscana, Università Ricerca Casa
Mario Lastrucci, Assessore Comunità Montana Mugello-Alto Mugello
rappresentanti del
Foro Contadino
Rete Italiana Villaggi Ecologici (RIVE)
Comitato Ariacheta di San Godenzo

coordina
Sandro Targetti della federazione Fiorentina di Rifondazione Comunista.

mercoledì 22 luglio 2009

Postilla alla piccola ricerca di Basilio

Come forse qualcuno di voi avrà notato la "Piccola ricerca" di Basilio (che potete leggere nel post precedente) era inizialmente apparsa come link anche su viadalvento, il sito di raccordo tra tutti noi che ci schieriamo contro l'eolico industriale. Dopo due ore è stata tolta, perché il CNP ha deciso che non era il momento di affondare i denti (l'immagine è mia) nella succulenta polpa della speculazione. La cosa è molto comprensibile e spiegabile, e non significa proprio nulla: quello che ha scritto Basilio resta facilmente verificabile, basta fare come ha fatto lui e smanettare un po' su internet. A occhio e croce non c'è nulla di infamante o diffamatorio, per cui non credo che quelli dell'Anev vorranno adire per vie legali.
Chi scrive vede in tutto ciò una piccola scaramuccia prima della battaglia e, visto l'equilibrio delle forze in campo, comincia a credere che ci sarebbe di che spaventarsi - o no?
l.v.

domenica 19 luglio 2009

Una piccola ricerca (sul caso Coldiretti)

Cari amici dell'Ariacheta e del CNP e associazioni tutte, nel caso foste rimasti amareggiati dalle bordate dell'ANEV & soci in seguito alla conferenza stampa Coldiretti, vi giro un msg di Basilio, un amico del tutto "fuori dal giro", che facendo un po' di elementare controinformazione mi ha offerto grande conforto, perché dimostra che, per chi lo voglia vedere, come sempre il re è nudo.
L.V.


UNA PICCOLA RICERCA

Da: basilio (...)
Oggetto: Per Luca, una piccola ricerca.
Data: Domenica 19 luglio 2009, 02:24

Caro Luca, questa sera leggendo l'articolo che mi hai segnalato sul sito greenreport (mi riferisco a questo: http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=20622) sono rimasto sorpreso delle reazioni così stizzite e simili nella sostanza rilasciate da enti e associazioni. Ciò mi ha insospettito: ho perso un'oretta per capire
meglio, ed ho scoperto che i tanti attacchi alla fine provengono da un'unica mente o gruppo d'interesse.
Il primo attacco veniva dall'Associazione Aper che rappresenta i produttori dell'energia eolica e naturalmente nel loro direttivo sono presenti i maggiori produttori Italiani di energia da fonti rinnovabili.
Poi l'Ecodem, gli ecologisti democratici del PD, e per loro parla il senatore Francesco Ferrante ( vedrete che salterà fuori tante volte) qui troviamo anche il senatore Edo Ronchi ed Ermete Realacci.
A seguire vi attacca l'Ises, che è un'associazione mista pubblico-privato, formata dagli stessi produttori e costruttori (ANEV) che si occupa di divulgare l'energia sostenibile.
Addirittura vi attacca Greenpeace italia il suo presidente Giuseppe Onufrio già direttore dell'ISSI (EDO RONCHI PRESIDENTE ONORARIO) poi diventata fondazione per lo sviluppo sostenibile, presidente ancora Edo Ronchi il quale non si è presentato alle elezioni del 2008 per dedicarsi a tempo pieno alla fondazione. In questa fondazione naturalmente tra i soci fondatori c'è l'ANEV, nel comitato di presidenza c'è Catia Bastioli (poi vi dirò chi è) e Simone Togni segretario generale dell'ANEV. E naturalmente il senatore Francesco Ferrante.
Vi attaca anche il Kyoto Club (ahahahah) chi è il presidente? Catia Bastioli già nel consiglio dell'ISSI, il vice presidente del Kyoto Club indovinate chi è? Il senatore Francesco Ferrante ( c'è ancora più avanti) e nello stesso club ci sono anche Pistorio e Silvestrini, quest'ultimi 2 fanno parte della società EXALTO che producono minieolico, Silvestrini addirittura è presidente.
Naturalmente non poteva mancare Legambiente, chi c'è nella segreteria nazionale? Naturalmente l'instancabile Senatore del PD Francesco Ferrante. Vi attacca poi Lifegate, che si occupa di vendere l'energia prodotta dall'eolico ai consumatori finali.
Per concludere l'Anev: qui bisogna dire che il presidente è Oreste Vigorito presidente anche del Benevento calcio è l'uomo più ricco e potente in Campania grazie all'Eolico, sostenitore e finanziatore della campagna elettorale del suo amico Clemente Mastella, ha iniziato con capitali nippo-americani, poi ha usufruito di contributi pubblici di centinaia di milioni di euro, la sua società IVCP è la prima in Italia per produzione di energia eolica davanti ad Enel ed Edison, indagato per truffa aggravata dalla procura di Avellino e collegato anche per il più grande parco eolico italiano che si sta costruendo ad isola Capo Rizzuto insieme alla cosca del Boss Arena (48 pale a deturpare uno dei posti più belli della Calabria). Per concludere vi auguro di avere successo, come potete notare gli avversari più agguerriti sono proprio quelli che dovrebbero stare dalla parte di chi subisce soprusi ed invece... insomma il solito magna-magna all'italiana, spero che questa mia piccola ricerca vi possa aiutare a capire contro chi dovete lottare. Io inizierei a sputtanare quel simpaticone di Francesco Ferrante, attacco diretto e frontale.
Basilio

sabato 18 luglio 2009

eolico insostenibile

è il titolo del nuovo video di Hazzini-Vitali sulle sventure dell'eolico dietro casa, presentato a Roma alla conferenza Coldiretti. Come sapete siamo andati da Piero e abbiamo cercato di capire e mostrare il suo disagio quotidiano. Vorrebbe essere il primo capitolo di un'indagine più ampia: se vi piace ci incitate ad andare avanti.
Sono 5'45", fate girare il link il più possibile, è uno dei pochi strumenti che abbiamo e una testimonianza che dice più di tante parole. Basta digitare "eolico insostenibile" su google e esce il link su youtube.
Su, avanti, muovete i ditini, che tocca a voi.
l.v.

Roma, Coldiretti: un convegno indigesto - Comunicato di Fabio Valentini

Amici dell'ariacheta, che dire? Nulla, dice già tutto molto bene e in poche parole Fabio Valentini (lo abbiamo conosciuto alla passeggiata del 2 giugno), nel comunicato di Mountain Wilderness.


Una simile levata di scudi contro gli avversari dell'eolico non si era mai vista, questa volta dobbiamo proprio aver pestato la coda a qualcuno. Accusati di falsità e di poco nobili secondi fini, di essere filogovernativi e sciagurati devastatori del clima contro il protocollo di Kyoto, ce n'è abbastanza per candidarsi alle prossime elezioni...
Eppure i numeri sono lì, a disposizione di tutti, solo che ognuno li interpreta come meglio crede, oppure ne interpreta solo una parte. Andateli a vedere i numeri, e poi traete le vostre conclusioni. Andate a vedere ad esempio l'atlante eolico d'Europa all'indirizzo Internet http://www.windatlas.dk/Europe/landmap.html e guardate come l'Italia sia il paese europeo meno ventoso in assoluto, o ancora l'atlante eolico interattivo del CESI (http://atlanteeolico.cesiricerca.it/viewer.htm) dove si vede che le zone più ventose in Italia sono le coste, e non le montagne. Oppure andate a vedere gli incentivi europei, che mostrano chiaramente come la tanto declamata competitività economica sia dovuta ai soldi pubblici, cioè ai nostri; insomma, paghiamo per produrre l'energia che poi ricompriamo, pensate un po' chi ci guadagna.
I numeri sono interpretabili ma le parole no. Le parole dicono che le bugie stanno altrove.
Le parole dicono che non è vero che siamo contrari all'eolico, siamo contrari a QUESTO eolico: nessuno si sognerebbe mai di essere contrario a costruire case, ma se queste vengono costruite dove è vietato o pericoloso è giusto opporsi. Siamo contrari all'eolico nelle aree protette, come si sta cercando di far passare; siamo contrari all'eolico di grandi dimensioni, li chiamano "parchi" ma sono a tutti gli effetti strutture industriali; siamo contrari soprattutto al cosiddetto "eolico selvaggio", dove si costruisce senza un progetto complessivo, come costruire le case senza un piano regolatore.
Le parole dicono che convivere con l'eolico per qualcuno non è facile. Andate a vedere sul sito www.viadalvento.org l'intervista a Piero Romanelli, un agricoltore biologico che abita a quattrocento metri dalle torri di un impianto eolico, e sentite le sue parole; un giorno potrebbe capitare anche a voi. Eppure qualcuno ha detto che non fanno alcun rumore, forse quegli stessi che scrivono di Kyoto dai loro uffici climatizzati.
Le parole dicono che qualcuno ha sempre bisogno di trovare un nemico, chi non è con me è contro di me; così chi è contro l'eolico automaticamente è favorevole al nucleare. Siamo in Italia. Qui nessuno può avere un pensiero proprio, o sei schierato con questo oppure con quello. Non esistono associazioni libere, con un bilancio annuale pari allo stipendio di un impiegato tecnico di medio livello, equidistanti dalle forze politiche che cercano il dialogo con tutti sui temi e non sulle alleanze.
E allora andate a vedere i numeri, ma ascoltate anche le parole, prima che il vento se le porti via. E poi fatevi un'idea vostra, senza vergognarsi di averne una, e se ci credete sostenetela. Questo è quello che facciamo noi.

Fabio Valentini, segretario di Mountain Wilderness Italia

venerdì 10 luglio 2009

Mercoledì 15 luglio 2009 - Centro Congressi Rospigliosi - Roma

L'ariacheta, insieme ai promotori tutti, invita tutti gli amici a partecipare alla prima conferenza stampa nazionale contro la speculazione dell'eolico industriale:

COLDIRETTI, AMICI DELLA TERRA, MONTAIN WILDERNESS, ALTURA, VAS, WILDERNESS ITALIA, MOVIMENTO AZZURRO, COMITATO PER IL PAESAGGIO, COMITATO PER LA BELLEZZA, FARE VERDE, ITALIA NOSTRA

I PALAZZINARI DELL’ENERGIA
La speculazione dell’eolico

Per la prima volta i conti in tasca di chi vuole svendere
il territorio e devastare il paesaggio per briciole di elettricità


Lo sviluppo delle energie rinnovabili è necessario per un futuro libero da ricatti energetici e da rischi incontrollati per l’ambiente del Pianeta e per la società. Tuttavia non ci sarà alcuno sviluppo positivo consentendo speculazioni e spreco di denaro degli utenti per installazioni, come le torri eoliche, che non potranno fornire alcun contributo risolutivo al fabbisogno dell’energia, mentre, già oggi, danneggiano in modo irreversibile il paesaggio naturale, culturale e agricolo su cui si fonda l’identità della nazione. Un gravissimo pericolo incombe sull’immagine, il significato e l’economia di boschi, colline, coste lacustri, montagne, fauna selvatica, borghi storici, testimonianze archeologiche. Per consentire un adeguato sviluppo delle energie rinnovabili, utili e promettenti (ad esempio solare e biomasse) senza devastazione ambientale e senza speculazione occorre subito riformare le regole di incentivazione, stabilire rigorose linee guida a tutela del paesaggio e investire il più possibile in efficienza energetica. È necessario fermare uno sviluppo selvaggio dell’eolico, l’ultima delle speculazioni territoriali, la più insidiosa rispetto a quelle tradizionali perché dipinta di verde.

Partecipano Sergio Marini (Presidente Coldiretti), Carlo Ripa di Meana (Presidente Comitato italiano per il Paesaggio), Rosa Filippini (Presidente degli Amici della Terra), insieme agli altri esponenti delle organizzazioni promotrici.

Mercoledì 15 luglio 2009, ore 10,00 - Via XXIV Maggio, 43 - Centro Congressi Rospigliosi - Roma

per info, scrivete all'ariacheta o al cnp

mercoledì 8 luglio 2009

Lettera da Dimitri sulla passeggiata del 2 giugno

Salve a tutti amici del comitato, mi chiamo Dimitri e vivo e lavoro in Abruzzo (riviera) e ho partecipato con felicità alla passeggiata del 2 giugno su invito dei gestori del Camping Acquacheta di cui sono particolarmente affezionato.
Ho 38 anni da oltre 20 godo dei piaceri che mi regalano questi posti, io rappresento il cliente, l'abitudinario e colui che si fa 350 km per salire.
L'Acquacheta a me ha dato tanto, esperienze indelebili, la sperimentazione personale
di ricreazione alternativa, ho imparato ha conoscere i rumori del bosco, dell'acqua
condiviso con il piacere di buoni amici, di buona cucina, di buon vino e una chitarra che strimpella.
Mi sembrava il minimo partecipare, minimo minimo !! Io ho ricevuto tanto
da questi posti è alla notizia che si è diffusa di questo scempio, di questa porcata
mi sono adoperato per quel che potevo dalle mie limitate possibilità di divulgare
cosa stava accadendo (ricevendo pochi riscontri) da chi come mè ha goduto
e continua a godere del nostro meraviglioso appennino (...)
è stato comunque un risultato straordinario coinvolgere 200 persone in un giorno con tempo incerto e quindi
vi faccio veramente tanti complimenti per l'organizzazione, per come ci avete spiegato
cosa non dovrà mai accadere, per la bella energia che ci avete trasmesso, per la bella giornata che ci avete fatto passare, per averci consentito di riflettere per bene.
Un GRAZIE SINCERO a voi del comitato che tutti i giorni vi adoperate, lottate,vi consultate, vi togliete del tempo da dedicare a voi hai vostri cari per far si che questa porcata non si faccia.
Aderirò a tutte le vostre iniziative là dove mi sarà possibile e spero che nel breve si vedino
anche i risultati del vostro sforzo,magari con una risonanza mediatica più estesa e vedrete che anzichè 200 saremo 500 o più (sul carro vincente monteranno anche gli invisibili del 2 Giugno)
Ringrazio dell'attenzione e vi saluto cordialmente
Dimitri

venerdì 3 luglio 2009

Marco Bailone sulla passeggiata del 2 giugno (lettera)

Marco (musicista, illustratore, pittore, www.bailone.it) è un amico che da Torino ha cercato scampo nelle valli Occidentali del Piemonte. Alcuni di noi l'hanno conosciuto negli anni scorsi durante gli scambi musicali, dei GAS biologici, per la mobilitazione NO-TAV, contro l'inceneritore di Pontassieve. Nella galleria fotografica di Dimitris lo riconoscete perché suona il susafono, quel grande strumento di ottone che si infila sopra la testa. Ci ha mandato questa lettera a commento del 2 giugno, sembra lunga ma vibra di vita, si legge in un attimo.
Ciao Marco, da tutto il comitato!


Scrivo queste righe a caldo....
Siamo partiti dal Piemonte in cinque, 4 sedicenti adulti e una bimbina che non ha ancora un anno, con un tempo che non accompagnava affatto, ma almeno abbiamo viaggiato al fresco. La sera del primo siamo arrivati a piedi alla Greta, che è una casa sotto il crinale, dove vivono Gimmi e la Simona, con i figli Greta e Nathan, e proprio sopra la loro casa c'è il rischio che si infestino questi mostri eolici. I carissimi amici e gli avanzi del CIR (che era stato organizzato in quei giorni lì) ci hanno offerto una calorosa accoglienza.
La mattina abbiamo offerto la faccia a un vento implacabile e ci siamo recati al punto di partenza, suonando le danze della nostra valle. Con felice sorpresa, visto il tempo, abbiamo trovato più gente di quanta pessimisticamente ci eravamo immaginati. Informazione, cartelli, volantini e soprattutto interventi e discussioni tra le persone: coi piedi nel fango e la testa tra i faggi si è consumata la giornata.
Una bella intesa tra le persone, finalmente incontrarsi e scambiare il cibo del pranzo, scambiarsi di corpi nella danza, nella quadriglia del bosco, e scambiarsi opinioni, già questa è una prima vittoria contro l'isolamento quotidiano, l'umanità contro "la fabbrica del consenso", esseri umani che affrontano una minaccia tangibile e non consumatori tra gli scaffali della coop, alla ricerca del prezzo più basso da pagare. Credo che sia questo il primo nemico, il primo scoglio da affrontare: trasformarsi da consumatori a esseri umani, che l'occhio da rettangolare a forma di televisione riprenda la sua forma solare.
"La fabbrica del consenso" anche nei problemi energetici spinge in una sola direzione: al consumo. Consumo di energia, in grandi quantità sempre crescenti, ed è per questo che non basta quel che c'è già. Voglio di più. E invece, inaspettatamente, sorge l'essere umano, la pelle stantia del consumatore marcisce al suolo, la crisalide ingorda svela la farfalla austera che dice: voglio di meno. È questa la chiave di volta, l'unica via possibile per affrontare questi mostri eolici: ridurre, decrescere, il futuro, ha detto qualcuno nella passeggiata, è nel lume di candela.
Ma perchÈ tutto questo bisogno di energia?
Per alimentare i frigoriferi dei supermercati?
Per costruire automobili?
Per allevare animali da macello?
Per l'agricoltura intensiva su scala industriale?
Don Chisciotte affronta i temibili mulini a vento con una sola arma: la fiducia incrollabile in un mondo diverso, un mondo dove non c'è spazio per il "progresso" e l'industria, un mondo senza sfruttamento alcuno, dove l'essere umano è consapevole di essere un ospite in questo fantastico banchetto che è la terra.
Purtroppo l'essere umano sovente crede che tutto sia a sua disposizione, che tutto gli sia dovuto, e che sia "normale" sfruttare ogni angolo disponibile.
Solo con una prospettiva più ampia potremo sconfiggere questo progetto nocivo, senza offrire al nemico alcuna alternativa: non ce n'è bisogno. Se qualcuno partorisce progetti nefasti come questo ci manca solo che gli oppositori gli forniscano delle idee su come rimediare!
L'unico rammarico della passeggiata è stato il linguaggio, molti dicevano: "qui è dove ci sarà la pala eolica di 155 metri..." "qui è dove faranno la strada per i camion...". Mah! La lotta comincia dalle parole, "qui è dove NON ci sarà la pala eolica...", qui è dove NON faranno...".
Innanzitutto vincere il senso di impotenza, al quale purtroppo, siamo stati educati fin da piccoli. Ma questo è un nemico nostro, tutto mentale, che possiamo sconfiggerci da soli, come una sorta di training autogeno o che ne so io, ma comunque, è solo una convinzione, in realtà (?), è possibile.
Nulla è vero, tutto è permesso: così ci ammonisce il Vecchio della Montagna.
Ho conosciuto questi posti la prima volta in compagnia di amici bipedi e quadrupedi, camminandoci a lungo, bivaccandoci, dormendoci, e felicemente perdendomici, è uno dei pochi posti in itaglia dove è possibile perdersi, dove c'è ancora qualche angolino di selvatico. E a chi vogliamo consegnare questo?
Come il Gatto e la Volpe tendono la trappola a Pinocchio per rubargli le sue monete, Cemento e Tondino aspettano l'ingenuo cittadino per rubargli il suo tesoro: il selvatico (quel che resta: briciole, purtroppo). Nessuno spazio sul crinale per la vegetazione, per l'incolto, nessuno spazio al mistero. Dove c'è un monte, una collina, vediamo già gli orrendi arpioni del baleniere che piantano ripetitori, antenne, Achab famelico segna il suo terreno di caccia, apre poi la strada (letteralmente) a ogni nefandezza industriale. Le antenne si riproducono più velocemente delle buone idee, accanto a loro come funghi maligni crescono tumori cementizi.
Non so chi si ricorda "Tetsuo, l'uomo d'acciaio". Ecco, la terra sta funzionando come lui, una volta piantato il seme del cemento questo sembra espandersi ed eruttare da ovunque, accompagnato da follia omicida. Il male dell'ipertrofia. L'horror vacui di chi non sa rimanere un attimo con se stesso, senza trasformare tutto in merce, come una sorta di Re Mida dei supermercati.
Vorrei che questa fosse una lotta di tutti e in tutti i luoghi, e non solo perché il predatore ha scelto il nostro cortile. Se oggi fermiamo le pale eoliche, domani sarà un inceneritore, un'autostrada, il treno ad alta velocità. Siamo alle strette. O noi o il predatore, e lui ha tutto il consenso, in fondo, "mica vorrete tornare all'età della pietra?!".
"Anziché il grande, scegliamo il piccolo o comunque "a misura d'uomo".
Alla distanza preferiamo la vicinanza.
Al consumismo, l'austerità.
Allo stress e alla velocità, scegliamo la calma e la tranquillità.
Al quantitativo scegliamo il qualitativo.
All'individualismo rispondiamo con la solidarietà.
All'accentramento, il decentramento.
Alla gerarchia, rispondiamo con l'orizzontalità dell'assemblea."
(Dal giornale Ekintza Zuzena, dettaglio di uno scritto di Julio Villanueva, sulle prospettive delle lotte contro lo sviluppo).
Dalla Ruà, Torre Pellice (TO), Marco Bailone.