il Comitato Ariacheta aderisce alla RETE della RESISTENZA sui CRINALI

domenica 16 maggio 2010

Il vento sta cambiando...!?

Cari amici,
avete visto Repubblica-Firenze in edicola oggi? Correte a comprarlo, ci sono due pagine sugli impianti della val di Cecina.

...e due giorni fa, sempre su Repubblica-Firenze, era uscito l'appello del Comitato per la bellezza (lo leggete qui sotto), che riprende in gran parte proprio i nostri argomenti.

...e il Corriere della Sera dell'8 maggio, con niente meno che le firme di Stella e Rizzo (Sgarbi non lo contiamo, si era schierato già da tempo)?! (VA BENE, è solo la Sicilia, ma l'attenzione cresce!)

...e l'Espresso del 30 aprile, con la copertina VENTO DI MAFIA, sullo scandalo eolico in Sardegna?! (VA BENE, è solo la Sardegna, ma in Toscana scandali e corruzioni non ce ne sono mai stati, mai mai mai?!)

COS'E' SUCCESSO? Quale meccanismo è scattato? Sono cambiate, o almeno si stanno ridisegnando, le prospettive politiche? È in corso qualche lotta politica tra titani? Chissà, noi piccolini come siamo non possiamo capirlo. O forse, e sarebbe molto più bello, il mondo civile si è svegliato, e come sta avvenendo per il referendum per l'acqua, si sta accorgendo di avereancora voce in capitolo? Non sappiamo: però forse iniziamo a illuderci che il vento possa cambiare...

Sì, si fa fatica a credere a quello che vediamo, ma che CONTENTEZZA!


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L'eolico solo nei porti e i pannelli in periferia

Repubblica — 13 maggio 2010 pagina 1 sezione: FIRENZE

«I MAXI-impianti eolici e fotovoltaici devono essere pianificati nel pieno rispetto del paesaggio e con operazioni trasparenti». E' l'ultimo appello indirizzato a governo, Regioni, beni culturali e Comuni italiani dal Comitato della bellezza. Un documento sottoscritto da intellettuali, giornalisti e scrittori, fra cui Salvatore Settis e Corrado Stajano, per mettere in guardia le istituzioni dalle «logiche privatistiche e speculative» con cui si stanno diffondendo pale e pannelli. «Il ricorso a fonti rinnovabili - scrivono - e quindi la diffusione di impianti per energia pulita sono più che mai indispensabili e quindi da noi pienamente condivisi. Tuttavia sentiamo la necessità di dire che la diffusione dei parchi eolici, anche dei mega-impianti, sta avvenendo senza pianificazione territoriale, ambientale, paesaggistica, e in modo a volte assai poco trasparente». E secondo il comitato, non solo in Sardegna e Sicilia, ma anche in Toscana, dove il proliferare delle pale «sta manomettendo anche panorami particolarmente belli». Il rischio è di veder deturpato il territorio e l'avifauna. «Tutto - concludono - sta avvenendo in modo disordinato, senza la definizione, d'intesa con le Soprintendenze regionali e di settore, di piani di "compatibilità"». Sbagliata, quindi, «la installazione di maxi-impianti in aree agro-silvo-pastorali». Per l'eolico «si utilizzino i porti, per il fotovoltaico le aree urbane, evitando, ovviamente, i centri storici».