il Comitato Ariacheta aderisce alla RETE della RESISTENZA sui CRINALI

martedì 26 maggio 2009

Indetta in Toscana la prima passeggiata di protesta nazionale contro l’eolico industriale (Comunicato stampa)

Organizzata dal comitato Ariacheta, è il primo evento in Italia che riunisce su queste posizioni le associazioni nazionali e internazionali CAI, Comitato Nazionale per il Paesaggio, EPAW (European Platform Against Windfarms), Italia Nostra, Lipu-Birdlife Italia, Pronatura e WWF. (Il programma è nel post precedente)


“DOVE OSANO LE PALE”


Prima camminata dell’Ariacheta contro l’eolico industriale

- San Godenzo (Fi), 2 giugno 2009 -

sul crinale appenninico tra Toscana ed Emilia Romagna
dalla Fiera dei Poggi al Monte Peschiena


Il comitato apartitico Ariacheta organizza e invita a partecipare alla prima manifestazione pubblica organizzata in Italia contro il progetto di un impianto eolico industriale. Alla camminata aderiscono ufficialmente organizzazioni locali, nazionali e internazionali tra cui Italia Nostra, CAI, WWF, Lipu-BirdLife Italia, Pronatura, CNP, EPAW, e un notevole numero di comitati sorti contro agli impianti eolici industriali.

Perché indire una passeggiata sul crinale? Perché una grossa società ha intenzione di costruire un grande impianto eolico industriale, con 14 pale da 3,3 MW ciascuna, in una delle zone più belle dell’Appennino tosco-romagnolo, a meno di 1 km dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e in un’area protetta da diversi vincoli e norme, ricca di particolarità faunistiche (l’aquila, il lupo…). Il Comune di San Godenzo ha con leggerezza firmato una convenzione, e il progetto avrebbe esiti devastanti e irreversibili per il territorio. Per questo è sorto un comitato di cittadini, che cerca in tutti i modi di impedire una follia che non porterebbe alcun reale beneficio energetico, ma solo devastazione e speculazione economica. Sul nostro sito potete trovare tutta la documentazione del caso (www.ariacheta.blogspot.com).

Sia detto forte: non siamo contrari all’eolico, siamo apartitici e contrari alla speculazione che porta tanti soldi pubblici, sotto forma di finanziamenti, nelle tasche di pochi furbi. Crediamo che le energie alternative debbano avere un impatto sostenibile, ed essere proprietà di tutti.

A riprova della serietà della nostra protesta possiamo vantare l’appoggio e la solidarietà di personalità, Enti e associazioni di livello locale, nazionale e internazionale, quali:
Italia Nostra, WWF, CAI, LIPU-Birdlife Italia, ProNatura, European Platform Against Windfarm, Comitato nazionale per il Paesaggio, ecc., che appoggiano ufficialmente la manifestazione. Ma sono molte le associazioni locali e non che, come per esempio la Coldiretti, sempre più spesso si schierano a favore dei cittadini e contro l’eolico industriale.

Di fatto quella che era stata presentata come un’alternativa energetica pulita si è rivelata un fallimento: i “parchi” eolici si distinguono per resa energetica scarsissima, infiltrazioni mafiose, società fallimentari, degrado ambientale e genocidio avifaunistico, manutenzione difficoltosa, gravi disagi alla popolazione residente, irreversibili danni paesistici e turistici. È ora di dirlo forte. Mese per mese, man mano che vengono pubblicati dati e cifre, si moltiplicano i siti, i comitati e le inizative di opposizione, tanto che anche i media non possono più ignorare il fenomeno: lo testimoniano gli articoli e le trasmissioni che mostrano il vero volto di questo brutto sogno da cui ci stiamo svegliando, in Italia come è già successo in altri paesi. Le grandi associazioni nazionali, dopo esitazioni iniziali in larga misura comprensibili, stanno superando definitivamente le divisioni interne e prendono una posizione sempre più netta, così come - sarà forse il clima elettorale - stanno facendo anche le più avvedute forze politiche. E dunque: non è che l’inizio.

L’evento segna una salto di livello nella battaglia per l'ambiente e contro la speculazione legata ai certificati verdi, nasce spontaneamente dai cittadini e supera ogni schieramento politico giungendo, per la forza delle proprie convinzioni, ad appellarsi direttamente a Bruxelles.

La camminata però vuole essere anche un momento di festa, visto che la Sovrintendenza al paesaggio per la Regione toscana il giorno 14 maggio ha espresso il suo parere negativo sul progetto, ma soprattutto vuole dare un segnale forte al Mugello e al paese intero.

La popolazione che vede minacciata la propria salute e il patrimonio del territorio si ribella e corre ai ripari: la battaglia contro la speculazione eolica è entrata in una nuova fase e, come è successo per la TAV, richiede un presidio permanente. Perché la minaccia resta, sotto forma degli innumerevoli progetti, pronti ad essere modificati per aggirare i ricorsi al TAR, ottenere il via libera e riempire il crinale appenninico di pale. Lo ribadiamo: è ormai dimostrato (atti Convegno di Palermo – Epaw, pubblicazioni varie, tutto reperibile sul sito www.viadalvento.org) che l’investimento in grandi impianti non è un’alternativa energetica ma solo un ulteriore passo verso il degrado e lo sfruttamento industriale del territorio.

Da ora non si potrà più far finta di non sapere o negare ogni reale responsabilità.

Per interviste e contatti: M.Signorini (055-2049499 cell. 3355410190), membro del Consiglio nazionale di Italia Nostra e delegata per la Toscana, P.Mattioli (cell.3462148376), agronomo e paesaggista, L.Vitali (3898183508), responsabile della comunicazione per il comitato.

Appello:

Il Comitato Ariacheta, unito alle associazioni, i comitati, le personalità e tutti coloro che vorranno offrire il proprio appoggio e sostegno, lancia quindi un appello a tutte le forze civiche, ai singoli e alle istituzioni per unirsi in un no, chiaro e forte all’eolico industriale. Raccogliamo adesioni alla nostra camminata via email: ariacheta@ymail.com.

La nostra prima camminata nazionale è un inizio… quale sarà il seguito sta a tutti noi scriverlo.

Comitato spontaneo Ariacheta
San Godenzo (Fi), 25 maggio 2009