il Comitato Ariacheta aderisce alla RETE della RESISTENZA sui CRINALI

giovedì 12 marzo 2009

Primo comunicato


San Godenzo, 12 marzo 2009

Oggetto: costituzione “Comitato Spontaneo Ariacheta”, contro la realizzazione dell’impianto eolico industriale “Monte Peschiena – Fiera dei Poggi”

II giorno 23 febbraio 2009, a San Godenzo, si è svolta la presentazione ufficiale del progetto della ditta ED.VT. Srl (Infrastrutture SpA) di un impianto industriale di 46 MW che prevede l’installazione di 14 torri da 3 MW alte 105 metri alla cui sommità è collegata una elica con diametro di 100 metri (altezza totale di almeno 150 metri). L’impianto andrà ad occupare 5,5 km di crinale appenninico in corrispondenza dei sentieri 00, GEA che coincide con diversi itinerari naturalistici, storico-culturali e religiosi promossi dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, sovrastando imponentemente l’alta valle dell’Acquacheta. L’impianto è previsto entro e sul confine del “SIC 39 Muraglione –Acquacheta” e ad una distanza di circa 1,5 km dai confini del Parco Nazionale con una visibilità significativa su gran parte del territorio del Parco stesso. La presenza dell’impianto determinerà la qualificazione di parte del crinale come “area industriale” ed un generale declassamento del territorio circostante attualmente ricadente in classe 1 (aree particolarmente protette, SIC).

Una prima sommaria verifica del progetto e degli strumenti di valutazione depositati presso la sede comunale ha consentito di verificare che il progetto riguarda un impianto eolico industriale con impatti devastanti per l’integrità dei luoghi e per gli insediamenti ancora presenti.
L’impianto, come dimostrato nei casi di impianti analoghi già realizzati, avrà conseguenze catastrofiche per animali e uccelli che abbondano nei boschi circostanti (numerosissimi cervidi, lupi e molti rapaci tra cui le aquile).

L’integrità del luogo ha inoltre stimolato nell’ultimo ventennio un fenomeno culturale di ritorno alla terra da parte di persone fortemente motivate al recupero e al mantenimento dei luoghi e delle attività agrosilvopastorali tradizionali. Questi insediamenti, attualmente riabitati e mantenuti produttivi, condividono obiettivi comuni di sviluppo consistenti soprattutto nell’ospitalità rurale (diffusione di un sistema di rifugi e ostelli montani); alla custodia territoriale (convenzioni con gli enti territoriali per opere di presidio); coltivazione di produzioni tipiche e allevamento; sviluppo delle energie rinnovabili da parte delle aziende agricole (in linea con i recenti indirizzi del PSR); sviluppo di processi educativi in relazione all’ambiente e alla sostenibilità dei processi produttivi.

Le prospettive di un impianto di tali dimensioni ed ubicato in quel contesto non lascia spazio a compromessi in quanto verrebbero a mancare le condizioni per il perseguimento degli obiettivi sopradescritti determinando l’ennesimo e forse ultimo “esodo dalla montagna”.


Osservato che:

1. il progetto contrasta con specifiche disposizioni regionali che reputano l’area non idonea per la realizzazione di impianti eolici;
2. il progetto non rispetta i vincoli e le disposizioni degli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale;
3. il progetto risulta assolutamente banale ed assente sullo studio della componente del paesaggio;
4. il progetto non riporta sufficienti dettagli sulle alternative progettuali e non giunge ad un confronto tra queste;
5. lo studio risulta assolutamente incomprensibile e superficiale nell’analisi finale della valutazione dei singoli impatti e delle modalità attraverso le quali vengono valutate le componenti ambientali;
6. lo studio di incidenza risulta incompleto per diversi aspetti e superficiale nei contenuti;
7. l’eventuale realizzazione del progetto rappresenta una condizione insostenibile di permanenza per tutti gli abitanti dell’area circostante;

Il Comitato Spontaneo Ariacheta si pone l’obiettivo di evitare con ogni mezzo democratico e legittimo la realizzazione del progetto. Sottolinea, a scanso di dubbi, di condividere pienamente la necessità di limitare il consumo di risorse, di perseguire uno sviluppo sostenibile e consapevole e di ricavare l’energia da fonti rinnovabili, e per queste ragioni sostiene e promuove i seguenti obiettivi in alternativa al progetto industriale proposto:

1. diffusione sul territorio comunale di piccoli impianti (mini eolico, mini idrico, fotovoltaico, biomasse) di potenza non superiore a 20-30 kw ad opera di soggetti privati per soddisfare i propri fabbisogni energetici e per immettere in rete la quota residua;
2. creazione di un “distretto energetico da energie rinnovabili” controllato dai cittadini;
3. opportunità per le aziende agricole di accedere ai contributi specifici nell’ambito del PSR per lo sviluppo di piccoli impianti per la produzione di energia allo scopo anche di consentire una integrazione del reddito sufficiente per mantenere la permanenza sul luogo delle persone che attualmente lo abitano;
4. ampia diffusione dell’ospitalità presso gli insediamenti rurali esistenti allo scopo di una miglior promozione e fruizione del territorio montano;
5. promozione di progetti educativi presso gli insediamenti abitati al fine promuovere e divulgare i possibili modelli di sviluppo sostenibile e consapevole;

Il comitato si pone come strumenti per raggiungere i propri scopi statutari la divulgazione di materiale informativo, l’organizzazione di assemblee pubbliche e di eventi in genere.

Con questo primo comunicato e un’assemblea aperta alla popolazione stata avviata una campagna di sensibilizzazione della popolazione locale e di informazione a livello nazionale.
Si rivolge pertanto un appello a tutti gli amici dell’ambiente ad aiutarci e sostenerci.
Stiamo urgentemente cercando tecnici ed esperti in grado di elaborare e presentare osservazioni al progetto dell’impianto eolico, che devono essere inoltrate entro e non oltre il 26 marzo 2009.


Contatto mail: ariacheta@ymail.com