il Comitato Ariacheta aderisce alla RETE della RESISTENZA sui CRINALI

venerdì 20 marzo 2009

lettera di sostegno dal comitato per un'altra Firenzuola

Al Comitato Spontaneo Ariacheta
San Godenzo (FI)

Cari amici,
abbiamo visto il comunicato che avete fatto il 12 marzo sulla installazione di un impianto eolico sui vostri crinali.
Nel nostro comune è ormai da anni che ci battiamo contro la realizzazione di simili impianti, dando voce, in Consiglio Comunale e a livello istituzionale, ai diversi comitati che si sono costituiti per contrastare i vari progetti; per questo esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla vostra lotta e ci auguriamo che fra noi possa concretizzarsi anche una forma di collaborazione operativa.
Vogliamo chiarire da subito che non siamo contrari all’uso del vento come fonte energetica, ma tale uso deve avvenire nei luoghi e nei modi che non pregiudichino le ricchezze naturali (ambientali e umane). Ci sembra che le vostre proposte, sintetizzabili nella formula «creazione di un “distretto energetico da energie rinnovabili” controllato dai cittadini» vada in questa stessa direzione. È una precisazione importante perché l’accusa che piú di frequente ci viene rivolta è quella di essere falsi ambientalisti perché ci opponiamo all’eolico e, in questo modo, daremmo addirittura un aiuto ai sostenitori della reintroduzione del nucleare. Niente di piú falso.
In realtà, intorno alla questione della installazione di grandi impianti eolici industriali ruota una complessa questione economica, che ha come protagonista principale le grandi multinazionali del vento e, con un ruolo di gran lunga secondario, le amministrazioni locali e alcuni privati cittadini sui cui terreni dovrebbero essere collocate le pale.
Crediamo che sia nota la redditività economica di questi impianti che giustifica investimenti ingenti. L’aspetto però che riguarda da vicino i cittadini e sul quale è necessario soffermarsi è quello delle scelte locali (amministrazioni e cittadini).
La situazione economica dei comuni – e a maggior ragione dei piccoli comuni di montagna – è ogni giorno piú difficile e ogni scelta che può incrementare le entrate sembra accettabile e giusta. È comprensibile anche la scelta dei proprietari di terreni che praticamente non danno reddito e dai quali diventa possibile ottenere un compenso «significativo».
Per ciascuno di noi, ma soprattutto per gli amministratori, è necessaria una riflessione seria. È forte per chi ha bisogno di soldi fare proprio il detto popolare «meglio un uovo oggi che una gallina domani». Ma si deve stare attenti che per avere l’uovo non si uccida la gallina.
I nostri territori – come anche voi avete bene individuato – hanno un valore che non è solo ambientale o estetico, ma anche economico. Perché questo valore si concretizzi sono necessari progetti e interventi che richiedono un impegno molto complesso; è molto piú semplice accettare l’offerta dei realizzatori dei grandi impianti industriali.
Si pensi che nel nostro comune (Firenzuola) dal 2002 a oggi sono stati presentati 7 progetti (con una capacità produttiva di circa 200 MW) a nessuno dei quali il Comune ha detto «no». Se per assurdo tutto quello che è stato progettato fosse realizzato il Comune di Firenzuola avrebbe sul suo territorio un terzo degli impianti eolici previsti per tutta la Toscana.
Le procedure devono essere rovesciate: anziché aspettare e accettare le proposte delle multinazionali, dovrebbero essere gli enti locali, in stretta collaborazione con i cittadini e con le istituzioni provinciali e regionali, a individuare i luoghi, le dimensioni, le modalità di realizzazione degli impianti. E la prospettiva, in comuni piccoli come i nostri, deve essere quella dell’autosufficienza energetica dei nostri territori.
Su temi cosí grandi e complessi la fretta e il bisogno sono pessimi consiglieri. Sappiamo che il cambiamento delle politiche energetiche è un bisogno impellente, ma se i grandi inquinatori mondiali si sono presi tutto il tempo che vogliono per continuare a inquinare, in barba al protocollo di Kyoto, prendiamoci anche noi un po’ di tempo per approfondire la discussione con i cittadini, per arrivare a scelte condivise, con la certezza che il nostro impegno e tutto rivolto a contribuire, nel nostro piccolo, alla soluzione del problema energetico e non a creare problemi agli amministratori locali.
Con amicizia

Luciano Ardiccioni
consigliere comunale



Firenzuola, 20 marzo 2009