il Comitato Ariacheta aderisce alla RETE della RESISTENZA sui CRINALI

venerdì 12 marzo 2010

TELEIRIDE: Fiorentina Bologna 2-0

riceviamo e rigraziando pubblichiamo:

"Migliaia di contatti al nostro sito. Centinaia di domande. Domande anche da altre regioni."
Non si tratta quindi di una partita di calcio, ma di qualcosa di molto più serio.
La trasmissione Girotondo sul canale Teleiride del 4 marzo sull'eolico nel Mugello ha avuto un imprevisto successo, specie in streaming, dove si presume che gli spettatori non fossero fiorentini. L'audience sarà uno stimolo per l'emittente a replicare programmi sull'argomento. E' ancora disponibile la registrazione su girotondo-040310

Sono Alberto Cuppini del comitato "Monte dei Cucchi" di Bologna (www.comitatomontedeicucchi.com).
Dopo il successo dell'iniziativa di Scarperia, in provincia di Firenze siete riusciti per la seconda volta in pochi giorni ad ottenere un'attenzione dalla cittadinanza sul problema che riguarda tutto il vostro territorio che a noi è, finora, mancata.
La trasmissione, anche se la Signorini e Mattioli non se ne sono resi del tutto conto, è stata, per tutti noi, un trionfo.
Quando in televisione, in un contraddittorio vero anche se squilibrato come quello di Teleiride, appaiono i nostri avversari, essi saranno sempre e comunque benedizioni mandateci dal cielo. Quando poi si scende ad analizzare gli argomenti da loro trattati, al modo garbato di porgerli ed alla panzane clamorose sparate senza pudore, e nonostante siano facilmente verificabili, allora è la nostra apoteosi.
Il Professor Basosi, responsabile scientifico del piano energetico ambientale per la provincia di Firenze e presidente del comitato scientifico di Legambiente Toscana, che parla con la massima noncuranza di 500 MW potenziali di eolico installabile nel solo Mugello (per farmi capire dai bolognesi: oltre 500 aerogeneratori del tipo "torre degli Asinelli" che si vorrebbero montare a Monte dei Cucchi, alti oltre cento metri ma di potenza individuale inferiore al Mw, non basterebbero) e che definisce il Mugello, con infelice scelta lessicale, il "piccolo forziere" delle energie rinnovabili, fa il nostro gioco e sostiene, involontariamente, la nostra comune causa.
Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana, che afferma deciso "noi andremo certamente a fare alcuni impianti eolici su questo territorio", oltre ad una certa arroganza, con quel "noi" ci fa capire che Legambiente è in qualche modo "cointeressata" alla cosa. Uso il termine "cointeressato" perchè già utilizzato, incredibilmente, dalla Provincia di Bologna in una delibera di giunta per schierarsi a fianco dei proponenti il progetto di Monte dei Cucchi contro il Comune di San Benedetto val di Sambro.
http://www.comitatomontedeicucchi.com/materiale/documenti/Delibera
Chi è, allora, "noi"?
Mi ha entusiasmato (...) anche l'argomento dell'Ingegnere dell'Aper (che dei pro eolico industriale è apparso il più equilibrato) secondo cui, tanto, visto che la montagna tosco emiliana si va spopolando... Tutto può essere oggetto di qualsiasi stupro, se è così? Questo modo diffuso di ragionare, che è stato ingenuamente esplicitato in questa sede, sarà certamente accolto con gioia dai membri del nostro comitato che sono, per la maggior parte, residenti in montagna e da tutte le popolazioni della zona, in particolare da chi ha ultimamente abbandonato la città, accettando scomodità e sacrifici, non sopportandone più il degrado per scappare a vivere lassù.
Il punto che mi sembra più importante evidenziare è esattamente questo: le stesse persone e lo stesso modo di ragionare che hanno sconciato le periferie di Bologna e Firenze e le campagne suburbane, ora vogliono entrare in azione anche sulle montagne. E questa volta solo per un'unica, grottesca, speculazione. Vanno denunciati. Le montagne sono un patrimonio di tutti, e non una res nullius.
Deve essere nostro comune impegno sollecitare un interessamento ed una presa di posizione (sarebbe ora) dell'Università (sia ingegneri che fisici) in merito alle affermazioni inesatte che abbiamo sentito in questa trasmissione ed a cui troppi forniscono base scientifica con la convinzione di farla franca.
E' evidente che ormai non è più uno scherzo. Non è un bel dibattito teorico. Loro queste teorie "scientifiche" le vogliono applicare anche qui, sul nostro territorio. Qualcuno si deve assumere le proprie responsabilità. I Signori Professori sono pagati anche per questo: non possono fare finta di niente davanti alla realizzazione concreta di teorie, dal punto di vista scientifico e ingegneristico, campate per aria e dannose per la collettività.
Trovo poi molto importante che i rappresentanti di Legambiente si facciano vedere in televisione, mettendoci la propria faccia.
Siccome si rendono conto perfettamente del disastro che contribuiscono a realizzare, ubbidendo agli ordini dall'alto, almeno comincino a pagare di persona, offrendosi al giudizio della pubblica opinione, a futura memoria, come diretti responsabili dell'infamia.
Sono convinto che i responsabili locali di Legambiente, a differenza dei loro capi di Roma e prima di esporsi personalmente davanti alla registrazione televisiva, ci penseranno due volte a fare certe osservazione ed a difendere determinate azioni.
Significativo avere sentito affermare pubblicamente, per la prima volta, che Legambiente non è favorevole a impianti come quello di Ariacheta. ("Progetto brutto e fatto male"). Non è certo un caso che sia stato detto in televisione. Anche il progetto di Monte dei Cucchi è "brutto e fatto male", ma finora, da Legambiente, nessuna presa di posizione. E neanche dal CAI di Bologna (chissà poi perchè) nel nostro caso.
Tutto questo sarà uno stimolo per noi per cercare nuovamente, a Bologna, una emittente televisiva per realizzare qualcosa di analogo, evitando di concentrare l'attenzione sul nostro singolo impianto, come abbiamo fatto con scarsissimi risultati, ma sul fatto che, come nel Mugello, anche sulle montagne bolognesi verranno entro breve costruite centinaia di pale eoliche.
Confido che il successo di Teleiride, il filmato stesso ed i suoi dati di ascolto serviranno per allettare le emittenti bolognesi a fare altrettanto.
Immagino che Margherita Signorini sarebbe felice di intervenire anche nel nostro caso. Le "nostre" pale interessano anche i toscani. E viceversa.
Ma non si può pensare che un singolo comitato di cittadini sia il solo a difendere l'interesse comune. Dalla politica, dalla stampa e dall'università deve venire quello slancio d'orgoglio civico che finora, a parte qualche eccezione (cfr.interrogazione Mazza, ndr), è mancato. Non possiamo più fare affidamento, come finora, solo sulle Sovrintendenze e sulla Guardia di Finanza per fermare una simile spregiudicatezza affaristica.
E soprattutto non possiamo più continuare a procedere ciascuno per proprio conto, fornendo il fianco a facili critiche di tipo "nimby" e finendo impalati, uno dopo l'altro, contro nemici più forti di noi e finanziariamente onnipotenti: qui non sono in gioco meschini interessi locali ma valori sacri a tutto il Paese.
Ancora complimenti e grazie.
Alberto Cuppini